Poca informazione, pigrizia e fatalismo: è un mix degli automobilisti italiani che costa molti evitabili morti sulle strade in Italia. A tal proposito, è uscita una nuova direttiva del Ministero dell’Interno mirata al controllo dei comportamenti più pericolosi.
Da dove nascono le nuove disposizioni
La direttiva porta il nome di Direttiva per garantire un’azione coordinata delle Forze di Polizia per la prevenzione e il contrasto ai comportamenti che sono le principali cause di incidenti stradali.
Come scritto in essa, nasce dalla necessità di “una più attenta riflessione sulle cause e sulle dinamiche dei sinistri ma, soprattutto, una rivisitazione delle strategie e dei modelli operativi che disciplinano l’attività di prevenzione e contrasto delle Forze di Polizia e delle Polizie Locali, anche per allineare questa attività con gli obiettivi imposti dall’Unione Europea di una riduzione del 50% del numero delle vittime entro il 2020″.
Aumentano i controlli, non solo per chi va troppo veloce
Si parla di “Contrasto degli eccessi di velocità”, con uno specifico riferimento alle nuove norme che regolano l’uso dei dispositivi di controllo (come gli autovelox).
Altri importanti controlli, che la Polizia è invitata ad aumentare, riguardano la guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di stupefacenti. Oltre alla vigilanza sulle strade, Regioni e Amministrazioni Sanitarie Locali vengono invitate a cooperare anche per le indispensabili azioni di prevenzione sanitaria e di rieducazione.
Dito puntato poi sulla distrazione alla guida: “si sta rivelando, soprattutto negli ultimi anni, la principale causa d’incidente stradale”. Verrà monitorato con più attenzione l’uso scorretto dei dispositivi elettronici, di riproduzione sonora nei veicoli e, soprattutto, dei telefoni cellulari, ormai riconosciuti come motivo di gravissimi incidenti.
Non solo controlli sulla velocità, quindi: oltre ad organizzare campagne ad alto impatto si invita “ogni operatore di polizia che, anche occasionalmente, si trovi a svolgere compiti di controllo del territorio, ad effettuare azioni di contrasto”.
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