Si tratta di un vero e proprio bunker di merce che tra l’altro non risponde ai requisiti di sicurezza imposti dai costruttori d’auto. L’attività investigativa è partita da Varese fino al rinvenimento di Rimini. Tutti questi ricambi sarebbero stati poi smistati e venduti in Internet. L’uomo che gestiva il traffico illecito è stato denunciato.
Sono più di 1,6 milioni i ricambi contraffatti sequestrati tra il 2014 e il 2016 dalla Guardia di Finanza nell’ambito del progetto SIAC, Sistema Informativo Anti-Contraffazione, co-finanziato dalla Commissione Europea e affidato dal Ministero dell’Interno alla Guardia di Finanza, corpo che da sempre è in prima linea nella lotta a questa piaga che affligge l’aftermarket automotive.
Siate dunque sempre attenti a effettuare acquisti di autoricambi da siti sospetti.
Il nostro consiglio? Qui siamo di parte ma andiamo sul sicuro: potete rivolgervi agli autoriparatori del Club In Buone Mani, associati e garantiti dall’azienda Cravedi che da 90 anni si occupa di ricambi per le auto.
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