Il sistema elettronico che calcola a quale velocità sta viaggiando un’automobile al momento del passaggio è tornato in funzione dopo l’estate su circa 8.000 km di strade: tra cause e ricorsi i celebri tutor erano rimasti inattivi, ma ora sono tornati, riscuotendo già i primi dissapori. Da una parte c’è chi lo ritiene un ottimo metodo per la sicurezza stradale, dall’altra chi lo ritiene un ulteriore strumento per “rubare” soldi.
Come funzionano nel dettaglio?
Quando un’automobile passa attraverso il portale del Tutor, il sistema rileva l’auto e con le telecamere rileva il numero di targa. Quando poi la stessa attraversa un altro portale, viene rilevata la velocità che, se supera i limiti (la tolleranza prevista per legge è del 5%), viene segnalata con relativa sanzione.
Oltretutto il Tutor può anche avere funzione di Autovelox: il rilevamento della velocità media può non essere attivo, ma potrebbe rilevare la velocità istantanea.
C’è un punto importante da chiarire, ovvero quello della funzionalità: quando un Tutor è attivo, viene segnalato da una spia luminosa nel Tutor stesso, oltre che dai cartelli stradali.
Ma dove sono posizionati i Tutor?
Il 12 settembre la polizia stradale ha indicato, attraverso una circolare, tutte le tratte autostradali in cui i Tutor sono attivi: A1, A4, A5, A7, A8, A10, A13, A14, A16, A23, A26, A30, e A56. Per averli funzionanti in altre tratte bisogna attendere i tempi tecnici di verifiche e aggiornamenti. Ci sono inoltre molte strade statali in cui sono attivi, ma sono meno visibili.
Attenzione inoltre alle leggende metropolitane: viaggiare sulla corsia d’emergenza o a cavallo delle corsie non elude il sistema del Tutor. Non serve diminuire la velocità nei pressi del sistema, in quanto lo stesso tiene conto della media del km percorsi. È contro la legge anche coprire la targa: questo espone il trasgressore ad una sentenza ben peggiore di una multa. In caso inoltre di nebbia o pioggia il Tutor funziona ugualmente.
Quindi come fare per evitare le multe?
Rispettare la velocità. Tenere d’occhio il tachimetro o utilizzare il cruise control nelle automobili che ne sono dotate: è un sistema che mantiene costante la velocità, modulandola anche in base al traffico se questo sistema è anche active. Alcune automobili moderne hanno anche un limitatore di velocità che consente di impostare un limite, con un allarme acustico associato. Per controllare inoltre la precisione del tachimetro, si possono utilizzare alcune applicazioni, che visualizzano la velocità reale calcolata sfruttando il GPS. Oltretutto anche Google Maps ha tra le sue funzioni l’indicazione della velocità reale durante il percorso.
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