La Polonia è tra i primi paesi al mondo in cui la polizia stradale sta approvando i controlli agli automobilisti tramite smartphone contenente la patente digitale e altri documenti.
Polonia VS Italia
La Polonia attende solo l’approvazione del Governo per poi procedere alla definitiva dematerializzazione della patente, come già avviene per il libretto di circolazione e la carta d’identità.
In caso di controlli da parte della Polizia, la stessa accederà al database risalendo ai dati dell’automobile e del proprietario.
Anche in Italia tutto ciò sarebbe già nelle effettive disponibilità delle forze dell’ordine, ma nulla è ancora stato attivato. In Italia infatti l’unica innovazione riguarda l’esposizione del tagliando dell’assicurazione, non più obbligatorio sul parabrezza. Infatti le forze dell’ordine possono controllare nel database lo stato dell’assicurazione dell’automobile. Tutti gli altri documenti rimangono obbligatori di visione in caso di richiesta.
In Polonia invece tramite l’applicazione ufficiale del Governo “mObywatel” installabile nello smartphone, viene memorizzata la patente di guida da mostrare in caso di necessità.
Cosa cambierebbe con la digitalizzazione?
In caso di dimenticanza del libretto di circolazione o della patente di guida, secondo l’art. 180 del Codice della Strada, si incorre in una multa che va da 42 a 173 euro. Rimane comunque l’obbligo di esibire i documenti alla Polizia, recandosi negli appositi uffici. Se invece ci si dimentica di quest’ultimo punto, l’importo della multa cresce da 431 a 1.734 euro.
Tutto questo però si potrebbe evitare se i documenti fossero digitalizzati. Aspettando l’adeguamento della legge, Google ha annunciato che entro la fine del 2020 il sistema operativo Android di nuova generazione avrà la funzionalità di Identity Credential: si potranno memorizzare tutti i documenti, rimanendo comunque una funzionalità pressoché inutile fintanto che la legge non viene approvata.
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