Lo scorso 30 gennaio 2019 la Corte di Cassazione ha confermato un orientamento già espresso ormai più volte: il guidatore è responsabile dei danni subiti dai passeggeri senza cintura di sicurezza. Ma in che senso?
Nel 2004, la stessa Corte mise per iscritto:
Il conducente di un autoveicolo non può porre o tenere in circolazione lo stesso, se si è reso conto che qualcuno dei trasportati non si conforma alle regole stabilite dalla normativa sulla circolazione stradale.
In altre parole, chi guida non deve partire se tutti i passeggeri non hanno allacciato la cintura.
Nel 2017, un altra sentenza:
Il conducente di un veicolo è tenuto, in base alle regole della comune diligenza e prudenza, ad esigere che il passeggero indossi la cintura di sicurezza e, in caso di sua renitenza, anche a rifiutarne il trasporto o ad omettere l’intrapresa della marcia.
E infine l’ultima sentenza, quella dello scorso gennaio 2019, in cui viene sancito:
Il conducente è responsabile dell’utilizzo delle cinture di sicurezza da parte del passeggero, sicché la causazione del danno da mancato utilizzo è imputabile sia a lui che al passeggero (…) La messa in circolazione di un veicolo in condizioni di insicurezza è ricollegabile all’azione o all’omissione del conducente, il quale deve controllare, prima di iniziare o proseguire la marcia, che questa avvenga in conformità delle normali norme di prudenza e sicurezza”.
Il Codice della Strada prevede 83 euro di multa per il passeggero maggiorenne che non usa la cintura di sicurezza.
Le sanzioni accessorie (decurtazione di 5 punti e sospensione patente) si applica invece solo al conducente, se guida senza cintura.
Se il passeggero senza cintura è minorenne, ne risponde il guidatore (sanzioni accessorie incluse) se non c’è altra persona tenuta alla sorveglianza del giovane.
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