Conosciamo veramente come i nostri comuni e province impiegano i proventi derivanti dalle sanzioni stradali?
Il ministero dei Trasporti renderà la trasparenza obbligatoria, rivedendo l’articolo 208 comma 1 e l’articolo 142 comma 12-bis della legge 120/2010. Dopo nove anni di attesa infatti, il decreto ministeriale che avrebbe dovuto rendere effettivamente operativa questa legge ancora non c’è.
L’obiettivo finale dovrebbe essere quello di migliorare la sicurezza stradale, utilizzando i proventi delle sanzioni per sistemare le strade, la segnaletica e i guardrail ed evitare che i comuni o le province stesse facciano “cassa”.
Nel mirino del ministero dei Trasporti sono soprattutto gli autovelox “abusivi”, ovvero non segnalati o con limite di velocità troppo basso in relazione al tratto di strada preso in considerazione.
Quali sono state le tappe del percorso?
A gennaio 2019 lo schema del decreto attuativo è arrivato alla Conferenza Stato-Città e autonomie locali. Il 6 febbraio 2019 ci fu la riunione tecnica tra le amministrazioni coinvolte, con ANCI (Comuni) e UPI (Provincie). Il centro della discussione? Gli autovelox, le telecamere, i telelaser e in generale tutti i dispositivi elettronici di controllo stradale.
Cosa dovrebbe prevedere il decreto?
Entro il 31 maggio di ogni anno gli enti locali dovrebbero provvedere a rendicontare la destinazione dei proventi delle sanzioni e la tipologia d’intervento con la denominazione esatta, su un apposito modello fornito dal ministero.
Ora…non ci resta che attendere!
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