Acquistare l’auto significa anche destreggiarsi tra le varie categorie Euro. Attualmente la classe più evoluta è l’Euro 6, obbligatoria dal 1º settembre 2015 per tutte le nuove immatricolazioni. Facciamo oggi chiarezza sulle varie “sotto-sigle” che la caratterizzano.
Euro 6 è un parametro utile a diminuire le emissioni di sostanze inquinanti, con particolare attenzione a quelle di monossido di carbonio (CO), ossidi di azoto (NOx) e particolato (PM). Le normative sempre più ligie sulle emissioni hanno anche reso necessaria l’introduzione di alcune modifiche ai motori delle vetture.
Le diverse tipologie di Euro 6
– EURO 6A: questa categoria riguardava alcuni veicoli diesel immatricolati fino a dicembre 2012.
– EURO 6B: è la vera classe Euro 6, entrata in vigore nel gennaio 2016 e valida per le immatricolazioni prima del 1° settembre 2018.
– EURO 6C: è una normativa che coinvolge le auto a benzina a iniezione diretta, obbligatoria per le vetture omologate a partire da Settembre 2017 e quelle immatricolate da Settembre 2018. A queste è stata intimata una riduzione delle emissioni di particolato, tanto da richiedere l’installazione di un filtro antiparticolato.
– EURO 6D-TEMP (o EURO 6.2) e EURO 6D (o EURO 6.3): obbligatorie per tutte le auto immatricolate dal 1 Settembre 2019. Valida per le omologazioni a partire da Settembre 2018.
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