Questo grazie alle denunce/testimonianze dei cittadini che, per quanto parziali, hanno permesso di redigere un certo numero di schede segnaletiche.
Cosa prevede la legge
Le lacune arrivano dal punto di vista legislativo: Carabinieri e Polizia, per procedere penalmente, richiedono la flagranza di reato, situazione davvero difficile da verificarsi in quanto i truffatori si danno alla fuga non appena sentono vicino l’intervento delle Forze dell’Ordine.
Tuttavia, la denuncia a piede libero non prevede la carcerazione, dando modo ai delinquenti di rimanere impuniti e in libera circolazione, pronti a colpire ancora.
Alcuni consigli per difendersi
- Vedete uno scooter procedere molto lentamente sulla destra pur avendo la strada libera? Stategli a debita distanza e, se possibile, cambiate direzione rispetto a quella dello scooter o parcheggiate in attesa che si allontani.
Telefonate al 112 segnalando luogo dell’avvistamento e targa del motoveicolo. - Un’auto o uno scooter pirata hanno bloccato la vostra auto? Controllate le veloci mosse del truffatore: quasi sicuramente vi farà un danno con la carta vetrata, simulando un impatto mai accaduto.
- Non uscite dall’auto: fate capire al truffatore che conoscete questo raggiro e state telefonando al 112.
- Se siete costretti a superare lo scooter, distanziatevi il più possibile dal motoveicolo. In tal modo, il sassetto colpirà debolmente l’auto e il truffatore non potrà fare danni con il calcio.
- State attenti a eventuali nuovi tentativi da parte del malintenzionato appena si verificano le condizioni a lui ideali.
- Generalmente le auto prese più di mira sono quelle nuove o comunque prive di danni di carrozzeria, in modo da “dimostrare” con facilità il danno causato artificiosamente.
- Le vittime preferite sono guidatori anziani, sia maschi che femmine, perché ritenuti più deboli e non informati, ma non vengono disdegnati neppure i giovani.
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